VINS SEMERARO: il ”bisogno di sporcarmi le mani per sentirmi appagato”

”Per noi l’arte è un’avventura in un mondo sconosciuto,

che può essere esplorato solo da coloro che sono disposti a correre dei rischi,,

Adolph Gottlieb

‘Arte come viaggio creativo”: è in questa affermazione che è possibile rilevare il senso di tutta la produzione dell’artista pugliese Vincenzo Semeraro, in arte Vins (n1979), ossia nella continua sperimentazione di materiali, stili e tecniche che traducono l’esperienza artistica in un continuo rinnovarsi, nella scoperta di soluzioni nuove, in un agire pragmatico ed impulsivo, sognatore e curioso.

Dai primi esperimenti in digital art, legati alla sua professione di grafico, presto Vins ha sentito l’esigenza di tornare ad avere un contatto diretto con la materia, il ”bisogno di sporcarmi le mani per sentirmi appagato”.

Spinto da una curiosità non dissimile da quella di un bambino che sperimenta con l’innocente inconsapevolezza del risultato, muove dalle mani l’impulso a mescolare materiali; un processo alchemico da cui, come un demiurgo, estrae la materia che plasma sulla tela o modella per dar vita alle sue sculture.

Alcuni lavori di Vins esposti. Courtesy l’artista

Aderendo alla tela, questa materia si espande in ampie campiture seguendo il flusso della casualità, creando superfici non piane, ma solcate e portate in rilievo dall’accumulo di materiali, imprimendo all’opera ritmo e armonia, colori e unità.

Impulso e casualità non sono tuttavia totalizzanti, ma guidati sempre da un progetto, da un’idea di base che culmina nella creazione di visioni paesaggistiche proiettate verso l’orizzonte.

L’astrazione risponde a tale funzione e la riduzione degli elementi a forme geometriche pure e semplici ha lo scopo non solo di ”semplificare l’immagine riducendola ai minimi termini e amplificandone le forme elementari”, ma porterà all’eliminazione ”di qualunque ostacolo tra il pittore e l’idea e tra l’idea e l’osservatore” (Rothko).

Vins, Città del Pensiero”, 80×80 cm, tecnica mista (acrilici, pasta di legno e collage). Courtesy l’artista

Il colore arricchisce un’atmosfera già carica di emozioni e poesia proiettando l’osservatore verso mondi che egli stesso recepirà sulla base dell’impulso istintivo dovuto alla libera osservazione. Non vi sono elementi che guidino l’osservatore o gli impongano una lettura orientata, ma è la percezione, la sensazione di abbandonarsi a quella linea che disegna l’orizzonte.

Nel complesso, pur ossequioso di una tradizione artistica consolidata, Vins la rielabora e la adatta ai suoi canoni estetici, basati sulla libera interpretazione delle fonti e ricerca di soluzioni nuove.

L’effetto sortito è un viaggio estetico e metafisico che trova nella materia e nella sua valorizzazione attraverso le variazioni cromatiche un punto d’incontro tra modernità e primitivismo.

Questi due termini di confronto caratterizzano anche la produzione plastica di Vins.

Figure femminili oblunghe o rotondeggianti, richiamanti nella loro conformazione antiche statue votive o funerarie o referenti più moderni come le sculture di Henry Moore soprattutto sotto il profilo ”del confronto metaforico fra corpo femminile e la terra erosa dalle forze naturali” (Herbert Read).

Work in Progres

<<L’aspetto ”apparentemente grezzo” di questi corpi materni, i loro seni importanti, le loro forme e le imperfezioni intendono sdoganare il concetto di corpo perfetto, bellezza pura. Vogliono, però, porre l’attenzione ad un concetto di maternità, protezione, abbondanza. Per cui, sensualità o meno, il concetto emozionale resta ed è percepito>>, spiega Vins.

Il fascino dei lavori di Vins risiede nel loro esser sì frutto di impulso, di casualità, ma quel loro apparente esser grezzo non riduce il valore dell’opera, ma al contrario la valorizza, conferendole quel fascino arcaico e allo stesso tempo contemporaneo e, soprattutto, fruibile nella quotidianità.

Si può ritenere, anzi, che in tutto il percorso creativo di Vins ciò che è davvero fondamentale non sia il risultato in sé, ma il procedimento stesso: è allora che egli sente di ”fare arte”, ossia nella sperimentazione e nella definizione dei modelli, nell’uso delle mani che creano.

È il procedimento creativo stesso la vera opera d’arte; la tela o la scultura non sono altro, dunque, che la testimonianza di quello.

-A. Celletti

Per chiunque fosse interessato all’acquisto delle opere di Vins è possibile contattare direttamente l’artista. E’ possibile inoltre commissionargli opere grafiche a privati e aziende. Lo si può contattare tramite:

tel: 347 15 17 498

email: [email protected]

fb: Vins Semeraro