”Il Caos Dentro”, la mostra su Frida Kahlo

S’intitola Il caos dentro la nuova mostra dedicata all’artista messicana Frida Kahlo, che dal 12 ottobre al 29 marzo verrà ospitata nelle sale del SET-Spazio Eventi Tirso a Roma, e che prosegue quella ancora in corso fino al 29 settembre a Palermo, Frida Kahlo- i colori dell’anima, a Palazzo Zingone Trabia

di Alessio Celletti (via Start)

S'intitola Il caos dentro la nuova mostra dedicata all'artista messicana Frida Kahlo, che dal 12 ottobre al 29 marzo verrà ospitata nelle sale del SET-Spazio Eventi Tirso a Roma, e che prosegue quella ancora in corso fino al 29 settembre a Palermo, Frida Kahlo- i colori dell'anima, a Palazzo Zingone Trabia

LA MOSTRA

Una mostra strutturata in percorsi, che ha l’obiettivo di dimostrare lo stretto legame tra la vita dell’artista e la sua arte.

La passione politica, l’amore per il muralista Diego Rivera, gli anni difficili seguiti all’incidente che per molto tempo la trattenne a letto.

”Dal momento che i miei soggetti sono stati sempre le mie sensazioni, i miei stati mentali e le reazioni profonde che la vita è andata producendo in me, ho di frequente oggettivato tutto questo in immagini di me stessa, che erano la cosa più sincera che io potessi fare per esprimere ciò che sentivo dentro e fuori di me”, scriveva Frida.

Per questo motivo verranno anche esposti degli autoritratti eseguiti in diversi periodi, utilizzando pannelli in formato Modlight, una speciale retroilluminazione ad altissima risoluzione in grado di restituire dettagli di tracce , colore e pennellate rispettando il formato originale, che permette di seguire l’evoluzione dello stile pittorico dell’autrice.

Si racconta la storia di un’artista unica, percorrendo i luoghi della sua vita: la sua casa a Città del Messico, la sua camera da letto, il suo studio, il giardino di Casa Azul. Nel percorso lo spettatore acquisisce una più profonda comprensione delle relazioni di Frida con il marito, l’artista Diego Rivera e attraverso gli scatti del fotografo Leo Matiz, si legge una storia intima e personale della donna icona dell’arte contemporanea…Si tratta di una modalità nuova per approfondire la conoscenza dell’artista messicana grazie a contenuti originali che spaziano dal rapporto di Frida con il corpo, alle sue relazioni con la politica, fino al valore di una pittura che va ben oltre la leggenda pop. ”, si legge nel comunicato stampa pubblicato sul sito del SET.

Frida, storia di un’icona

E in effetti Frida è diventata una leggenda pop negli anni. Sono pochi gli artisti che, come Frida Kahlo, hanno conquistato il pubblico più per la loro personalità che per la loro arte.

Col suo stile unico, stravagante e colorato, l’artista messicana ispirò molte donne dell’epoca; basti ricordare che la moglie del rivoluzionario russo, nonché amante dell’artista, Lev Trockij (1879-1940), Natalia Sedova (1903-1940) decise di vestire alla stessa maniera di Frida, ”esportando” questo stile in Europa, dove conquistò subito le donne parigine.

Proprio per questo uno dei percorsi della mostra sarà dedicato all’esposizione dei gioielli e degli abiti dell’artista, mentre un secondo riguarderà i francobolli internazionali celebrativi, emessi in concomitanza alle ricorrenze speciali legate alla sua vita.

Ciò dimostra come la figura di Frida Kahlo divenne sin da subito un soggetto di marketing.

Oggi numerosi gadget e maglie con stampate le sue opere i suoi autoritratti, hanno trovato larga diffusione tra i giovani, pur forse ignorando chi sia quella donna dalle folte sopracciglia.

Un destino toccato anche ad altri artisti, le cui opere vengono ”sfruttate” dalla moda e dal mercato, trasformandole in beni di largo consumo, al di là del significato delle intenzioni di chi le ideò e condivise per esempio con l’icona Pop Andy Warhol o il graffitista americano Keith Haring.

Si tratta di espedienti che avvicinano il pubblico all’arte attraverso un linguaggio parlato dalla massa, quello del consumo e del commercio.

Strategie legate ai tempi, che rientrano appieno nelle logiche del marketing in una società globalizzata, capace di rivalutare e rileggere, nell’ottica di un nuovo gusto per l’esotismo, anche l’opera di Frida Kahlo, rimasta a lungo poco considerata.

Anche il cinema ha aiutato a rilanciare l’immagine di questa artista che, a differenza di molte altre, condannate dal forte maschilismo che domina il mondo dell’arte a rimanere nell’ombra, ha sempre fatto discutere, soprattutto per quel suo fascino antiestetico che l’ha resa una precorritrice del femminismo moderno. Il film Frida (2002), della regista Julie Tymor, sulla storia d’amore con Diego Rivera e basato sul libro di Hyden Herrea, ha contribuito ad un rilancio della sua storia e della sua figura.

”Scatta un selfie e Art Selfie ti dirà in quale opera di Frida sei”

Le opere di Frida Kahlo sono disseminate in diversi musei del mondo. Impossibile poterle osservare tutte dal vivo, ma, nell’epoca della digitalizzazione (che sta investendo sempre di più anche l’arte) Google è intervenuto creando un’apposita applicazione, facilmente scaricabile da App Store, che consente a chiunque di ammirare le opere dei grandi artisti restando comodamente seduti sul proprio divano.

Si chiama Google Arts & Culture questo strumento: una vera e propria galleria digitale di opere conservate nei tanti musei sparsi nel mondo.

È possibile entrare virtualmente nelle sedi più prestigiose grazie a mappature digitalizzate dei percorsi museali e soffermarsi ad ammirare sullo schermo le opere esposte, grazie a fotografie ad altissima risoluzione e secondo lo stesso procedimento utilizzato per il programma Street View.

Un modo curioso e divertente di entrare in un museo, saltando la fila e avendo il privilegio di contemplare in solitudine le opere d’arte, anche se non si vivrà la stessa emozione che si proverebbe osservandole dal vivo, ma un tentativo per avvicinare il pubblico all’arte, per chi vorrebbe ma non può visitare una mostra.

Lanciata ormai da anni (era il 2011), Google Arts & Culture ha continuato ha svilupparsi nel tempo, aggiungendo di recente un’ulteriore funzione, stavolta di carattere ludico: Art Selfie.

Sarà sufficiente scattare un selfie e il sistema elaborerà i tratti somatici, associandoli a un ritratto.

Foto: c/c interno SET-Spazio Eventi Tirso

Fonte immagini : web